Lemming
Ecco che cos'è un Lemming della tundra....
Dopo due ore di ecologia in cui abbiamo trattato della trasformazione e perdita di energia negli ecosistemi, abbiamo scoperto cos'è il Lemming della tundra. La nostra prof.ssa continuava a citare questo animale, e ne era talmente entusiasta che non si riusciva a fermarla per chiederle: "Scusi, ma che cos'è il Lemming?". Il nome non dice molto...Lemming della tundra...può essere un animale, un fenomeno metereologico...Alla fine della lezione, quando le abbiamo posto la fatidica domanda, lei ci ha guardato con aria "biologi ignoranti, non sapete neanche che cos'è un Lemming....!"
L'andamento ciclico della dinamica delle popolazioni di alcuni gruppi di piccoli roditori, che prima aumentano enormemente in unità e poi diminuiscono drasticamente, è da tempo un affascinante mistero dell'ecologia. Tanto da avere alimentato anche la leggenda metropolitana, sostenuta tra l'altro da un documentario del 1958 della Walt Disney (White Wilderness), secondo la quale i lemming, piccoli roditori simili a criceti tipici della tundra artica, si suicidano periodicamente, quando diventano troppi, gettandosi in massa dalle scogliere.
Proprio grazie allo studio di un gruppo di questi animaletti, i lemming dal collare della Groenlandia, i tre autori dello studio pubblicato su Science hanno dato un contributo importante per capire quali sono i meccanismi ecologici responsabili dell'andamento ciclico di alcune popolazioni di mammiferi (i lemming, per esempio, riescono, nel giro di pochi anni, ad aumentare in numero anche di 100 o 1000 volte, finché si assiste a un brusco e netto calo di unità). Secondo Olivier Gilg, del dipartimento di ecologia dell'università di Helsinki, Ilkka Hanski dell'università francese di Montferrier sur Lez Cedex, e Benoît Sittler, dell'università di Friburgo, la chiave di questi cicli periodici va infatti ricercata nei rapporti tra prede e predatori. Gli scienziati hanno studiato dal 1988 al 2002 un'area di 75 chilometri quadrati nella valle di Karup, nel nord est della Groenlandia, in un ecosistema in cui i lemming dal collare sono minacciati da quattro specie di predatori: l'ermellino, la volpe artica e due uccelli, il gufo delle nevi e il labbo codalunga. In particolare, l'ermellino è un predatore specializzato nella cattura dei lemming, mentre la volpe artica, il gufo delle nevi e il labbo codalunga sono predatori generalisti, che si nutrono di lemming quando essi sono presenti in grandi quantità, ma che non dipendono solo da loro per la sopravvivenza.
Dai dati sulla velocità riproduttiva, sulle lunghezze di vita media e, per i predatori, anche sulla quantità media di lemming uccisi, è stato possibile stabilire una relazione tra i cicli di popolazione dei lemming e dei suoi quattro predatori e sono stati elaborati dei veri e propri modelli numerici. Ne è emerso che la dinamica a ciclo manifestata dalle popolazioni di lemming dal collare di quella zona della Groenlandia non è imputabile, come si era pensato in passato, alla mancanza di cibo o di spazio dovuti a un improvviso sovrappopolamento, ma gli unici responsabili di tale fenomeno sarebbero i predatori.
Proprio grazie allo studio di un gruppo di questi animaletti, i lemming dal collare della Groenlandia, i tre autori dello studio pubblicato su Science hanno dato un contributo importante per capire quali sono i meccanismi ecologici responsabili dell'andamento ciclico di alcune popolazioni di mammiferi (i lemming, per esempio, riescono, nel giro di pochi anni, ad aumentare in numero anche di 100 o 1000 volte, finché si assiste a un brusco e netto calo di unità). Secondo Olivier Gilg, del dipartimento di ecologia dell'università di Helsinki, Ilkka Hanski dell'università francese di Montferrier sur Lez Cedex, e Benoît Sittler, dell'università di Friburgo, la chiave di questi cicli periodici va infatti ricercata nei rapporti tra prede e predatori. Gli scienziati hanno studiato dal 1988 al 2002 un'area di 75 chilometri quadrati nella valle di Karup, nel nord est della Groenlandia, in un ecosistema in cui i lemming dal collare sono minacciati da quattro specie di predatori: l'ermellino, la volpe artica e due uccelli, il gufo delle nevi e il labbo codalunga. In particolare, l'ermellino è un predatore specializzato nella cattura dei lemming, mentre la volpe artica, il gufo delle nevi e il labbo codalunga sono predatori generalisti, che si nutrono di lemming quando essi sono presenti in grandi quantità, ma che non dipendono solo da loro per la sopravvivenza.
Dai dati sulla velocità riproduttiva, sulle lunghezze di vita media e, per i predatori, anche sulla quantità media di lemming uccisi, è stato possibile stabilire una relazione tra i cicli di popolazione dei lemming e dei suoi quattro predatori e sono stati elaborati dei veri e propri modelli numerici. Ne è emerso che la dinamica a ciclo manifestata dalle popolazioni di lemming dal collare di quella zona della Groenlandia non è imputabile, come si era pensato in passato, alla mancanza di cibo o di spazio dovuti a un improvviso sovrappopolamento, ma gli unici responsabili di tale fenomeno sarebbero i predatori.
Sagace, eh?
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