30 gennaio 2007

WLCN

"Chuck Norris ha risolto il problema delle malattie umane
facendo bere ai neonati del latte vaccino".

28 gennaio 2007

Confraternita Ex Allievi Liceo Scientifico "G. Ferrari"

Ieri mattina, ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione della Confraternita Ex Allievi Liceo Scientifico "G. Ferrari". Non era mia intenzione aderire a questa iniziativa, ma il mio caro amico Federico, anche lui, come me, tra il pubblico, è stato, come sempre, persuasivo e convincente. Dico che non era mia intenzione aderire, nè tanto meno partecipare attivamente, poichè sono totalmente assorbita da numerosi altri impegni, a cui dedico una priorità maggiore; questa Associazione, per me, viene dopo altre due Associazioni di cui faccio parte e in cui ho intenzione di investire la maggior parte delle mie energie.
La lettera d'invito, che mi è stata recapitata, mi è parsa piuttosto...nebulosa, e confidavo nella conferenza stampa per riceve maggiori informazioni e dettagli. Tuttavia, ad eccezione del lato gogliardico ed imprenditoriale dell'Associazione, da cui derivano la possibilità di ritrovarsi per stare semplicemente insieme e la possibilità di trovare appoggi per il mondo lavorativo, non sono ben riuscita a comprendere gli altri obbiettivi che i membri dell'Associazione si sono posti. Quello che invece è risultato molto chiaro, è la struttura del Portale interntet ed il relativo Networking...la quasi totatlità della conferenza stampa verteva su come utilizzare il Sito internet (a questo proposito, però, vi invito a visirarlo poichè è molto pratico ed immediato, ma soprattutto stuzzica una gran curiosità la sezione Annuario e, qualora vi iscriviate al Portale, la sezione Ricerca)!!!! Altra nota dolente, ahimè, la scarsità di giovani ex liceali presenti...ci si contava sulla punta delle dita...direi 5 o forse 6....!Le altre 50 persone, erano tutte over 50...per cui mi chiedo, come potremo rivivere certi momenti se nessuno è incuriosito dall'iniziativa? Ci ritroveremo tutti insieme il 16 marzo per la Convention....si, ma chi? Io, Federico, Cristina, Futura...forse Giacomo...e poi?E poi ovviamente gli over 50, da cui c'è molto da imparare certamente, ma con cui non si ha nessun legame...!
A questo punto, è facile chiedersi come mai io abbia aderito...beh...il legame con il Liceo c'è, e questo è un buon motivo....ho dovuto dimostrare a Federico che sa essere persuasivo...ho voluto dare fiducia ad un'iniziativa che Cristina porta avanti con molto sentimento e che altre persone autorevoli approvano...e spero tanto che questa Associazione possa anche darmi dei riscontri pratici nel mondo del lavoro!!!
Quindi, consiglio caldamente, da Consorella Tesserata ma non membra del Consiglio Direttivo, di porre maggiormente l'accento sui progetti realmente realizzabili (molto spesso sembravano tante belle idee senza un progetto ben definito...!) e di cercare di coinvolgere quanti più giovani possibile....!!!!!

21 gennaio 2007

I Simpson e la Filosofia - Homer contro Aristotele

Mi è capitato per caso, tra le mani, in libreria questo libro, di cui non avevo mai sentito parlare. In realtà, si poteva immaginare l’uscita di un libro di questo orientamento (penso ce ne sia uno precedente, di un altro autore, sul popolare Woody Allen). Così come la vita quotidiana (da cuocere un uovo alla chimica della birra) viene interpretata e migliorata alla luce di scienze pure come la fisica e la chimica (si pensi ad esempio al volume “Come si sbriciola un biscotto” o “Il segreto dell’uovo sodo”), e così come film del calibro di Star Trek (“La fisica di Star Trek”) o comuni supereroi dei fumetti vengono analizzati dal punto di vista atropo – fisico per comprendere se davvero possano esistere, anche serie televisive come “I Simpson” possono essere vagliate alla luce della filosofia orientale ed occidentale, antica e moderna.
Ho letto opinioni discordanti su questo volume; c’è chi sostiene che gli autori siano partiti, come essi stessi affermano nell’Introduzione, dalla popolare serie americana per trarne conclusioni filosofiche, e chi sostiene che tali autori abbiano “sfruttato” questi variopinti personaggi animati per propinarci le loro idee, con esito fallimentare. In entrambi i casi, ritengo che l’abbinamento Filosofia – Simpson sia calzante. Non è un libro per chi è appassionato ed esperto di filosofia, ma un libro per chi ama i Simpson ed è curioso nei loro confronti e verso il mondo che ci circonda; ovvero, verso chi ha particolare curiosità e una curiosità particolare e fantasiosa nei confronti dell’uomo, tanto che questi personaggi sono così popolari, che chiunque li conosce può identificarsi in essi. Certamente è un tentativo ben riuscito (educativamente per noi ed economicamente, per noi, il costo non è così eccessivo, e per gli autori) di sottoporci pensieri e pillole di saggezza che magari negli anni delle Scuole Superiori abbiamo trascurato ritenendoli noiosi.
L’architettura del libro è netta e ben definita. Tanti capitoli quanti sono i personaggi più popolari di Springfield, e per ogni personaggio una riflessione ad hoc in tema filosofico. Devo ammettere che non ho mai considerato “I Simpson” come un puro e semplice cartone animato per bambini (se ci pensiamo bene, quanto divertimento possono suscitare nei bambini certi pensieri sottintesi o certi ragionamenti sottili?! Di certo, i più piccoli rimangono attratti da questi omini gialli e particolari, ma non dalla loro condotta di vita e città!), ma una reale fotografia della società, e non solo una fotografia della società americana. Grazie a questo piccolo volume, di sole 300 pagine, dal testo scorrevole ed intuitivo, nascono spontanee certe riflessioni di etica e di morale, ma si riesce anche a guardare le puntate tuttora trasmesse, con maggior senso critico, anche se si tratta, per alcune, di repliche. Penso che, se i filosofi (e questo è un consiglio spassionato per chi si è buttato nel mondo dell’astratto e del pensiero puro…!) si esprimessero più concretamente, molte più persone sarebbero interessate ad Aristotele piuttosto che a Heidegger!Un’altra nota positiva è il metodo di realizzazione di tale volume: una collaborazione tra docenti di filosofia (i reali autori e curatori del testo), studenti di filosofia, adulti e giovani con professioni ed ambiti di studio che esulano da tale materia. Davvero molto bello!
Mi piace sottoporvi all’attenzione questo piccolo confronto tra Homer J. Simpson e Aristotele (mi scuso per la non proprietà di linguaggio nel campo filosofico!).
Chi non conosce almeno un pochino Homer…?!E chi non ha mai sentito nominare, almeno una volta, Aristotele…?! Due vite completamente differenti, accomunate dalla morale. O meglio, dalla non morale di Homer contrapposta a quella di Aristotele, vissuta e teorizzata. Dal punto di vista morale, Homer è una frana, e non se la cava bene nemmeno con le azioni. Questo, è evidente anche solo guardando una sola puntata della serie: Homer non ne esce mai pulito! Ma, secondo gli autori, Homer è eticamente ammirevole. Dunque, come può un uomo che se la cava piuttosto male dal punto di vista morale essere eticamente ammirevole? …Bella domanda!
Premettendo che devo rispolverare Aristotele, mi rifaccio alle idee proposte dagli autori del libro. Aristotele, nell’Etica Nicomachea, ci fornisce quattro tipi di carattere: virtuoso, continente, incontinente e vizioso (oltre agli estremi, superuomo e bestia). Lascio a voi, se avrete fantasia o se vorrete sbirciare il libro, l’associazione tra i personaggi della serie e queste categorie, e passo alla definizione, in soldoni, della virtù per Aristotele. Il virtuoso, per il filosofo, è colui che agisce in modo virtuoso, ma che sa che la sua azione è virtuosa; inoltre, agisce volontariamente e lo fa perché l’azione è virtuosa in sé stessa.
D’oh!D’oh!Data questa definizione, Homer non può essere un virtuoso. Il nostro Simpson per eccellenza, non è dotato di temperanza (moderazione), ma piuttosto si dimostra vizioso. Non è nemmeno onesto, ma è un bugiardo (assai poco credibile che subito viene smascherato). Non è neanche altruista o quanto meno attento ai bisogni altrui: manca in benevolenza e giustizia. Non ha nemmeno amici (considerando l’amicizia per Aristotele un tramite per esercitare la virtù) ma solo compagni: di bevute, di lavoro…Non pare essere nemmeno un buon padre o marito né pare dotato di saggezza pratica né di capacità di darsi priorità ed organizzarsi secondo queste.
Povero Homer…!C’è da dire che però agisce, qualche volta, in modo ammirevole: il suo amore per Marge è limpido (ad esempio non ha mai commesso adulterio); cerca in qualche modo di stabilire un rapporto con Lisa; si ribella alle ingiustizie di Burns; a volte è cortese ed incoraggiante con Ned Flanders; sebbene pare dimenticarsi di Maggie, possiede molte sue foto al lavoro; nonostante i suoi “Bagerospo…io ti…” si schiera spesso dalla parte di Bart…
Come dobbiamo quindi giudicare Homer? Non è di certo cattivo. Non è un esempio di virtù, ma certamente non è malevolo. Ci ispira pietà. La sua educazione ha lasciato molto desiderare, è di certo egoista, ingordo avido…ma non vuole il male altrui, non è maligno né malvagio. Homer quindi non è un vizioso, poiché non è guidato dal vizio (ad eccezione degli appetiti corporei: cibo…). Se quindi Homer non è un vizioso, ma anzi, è un uomo che nonostante tutte queste caratteristiche ci piace, che senso ha la virtù? Possiamo, con riserva, dire che Homer esprime un “grande amore per la vita” che non è in sé stessa una virtù poiché, se tale qualità non viene governata, produce effetti devastanti, ma esprime intrinsecamente felicità e benessere complessivo, che se governati dalla ragion pratica rientrerebbero nelle virtù. Homer, purtroppo, non possiede ragion pratica…Tuttavia, questa qualità, se pur priva di ragion pratica, porta Homer ad essere onesto nei suoi desideri e nelle sue voglie, muovendosi contro il conformismo e l’ipocrisia: Homer, ti dice le cose in faccia!
Homer non è, in conclusione, del tutto ammirevole, ma il fatto che non sia vizioso e che viva in una città come Springfield (che non è certo il massimo per una buona condotta) ci fa pensare che sia ammirevole poiché mantiene il suo amore per la vita anche in questo contesto.
In sintesi, se pur ho ridotto la riflessione a poche righe rispetto al testo originario, queste qualità non fanno di Homer una persona pienamente ammirevole, però lo rendono ammirevole, facendoci apprezzare lui e tutti gli Homer Simpson della terra!

18 gennaio 2007

Finalmente è tornata!!!!


A quanto pare,le piccole caffettiere Bialetti,fanno gola a qualcuno in collegio...magicamente,però,oggi,è tornata al suo posto nel mio armadietto...!Bentornata!!!

15 gennaio 2007

Explorer 7

Ho installato Internet Explorer 7...non è che l'ho installato volutamente...Windows Update ha provveduto per me. Molto gentile.Però ogni volta che lo avvio mi esce il simpatico messaggio "IE è attualmente in esecuzione con i componenti aggiuntivi disattivati". Ora, io i componenti aggiuntivi che mi interessavano li ho installati, ma non appaiono. E dal menù Strumenti la voce Gestione componenti aggiuntivi non apparare come dovrebbe...Che cosa devo fare?

10 gennaio 2007

Senza ali...

Esistono giorni in cui non riesci a concludere niente, hai la testa altrove...momenti in cui senti una strana agitazione nello stomaco, in cui ti prende uno stato d'ansia indescrivibile, il cuore va a mille... In uno di questi momenti, mi sono ritrovata a passare per il Blog di Angelodiluce, e a rileggere per l'ennisima volta il suo ultimo post,ormai datato...
Cara Angelodiluce... quando ho letto queste tue righe, mi sono sentita pervasa dal coraggio,o meglio, da quella che tu definisci sana follia. La prima volta che le ho lette, ho perso subito il controllo, e sono caduta. Sono atterrata su un terreno duro. Ho sbattuto il naso...Mi sono lanciata,ho seguito il cuore, ho seguito l'istinto, ma sotto non c'era nessuno a prendermi. Ho fatto male i conti. Mi sono ripromessa, per la volta successiva, di preparare meglio il terreno d'arrivo, e così ho fatto. Ho provato a metterci un po' d'impegno, e credevo di esserci riuscita. Così,ieri sera, ho deciso di buttarmi. Ero agitata. Siamo usciti insieme un po' di volte e poi lui è sparito nel nulla...Sono caduta ancora. Questa volta sul morbido.Ma sono caduta... Ora,lui,si è fatto sentire...e così ho capito di essermi buttata troppo in anticipo, di essere stata troppo precipitosa...lui era lì sotto, ma non era pronto a prendermi!!!! E adesso, vediamo le conseguenze del mio gesto...per ora non molto rincuoranti... Se non ci fossi tu,però, a darmi ogni tanto questo coraggio e questa spinta, a quest'ora non avrei neanche provato a volare...E per recuperare gli anni perduti,devo volare, devo volare in alto...ma devo volare senza ali...

P.E.T.

Oggi,parlando con Endrius del P.E.T., mi è venuta in mente la parte relativa allo speaking...Ti ricordi,Peter...?!

04 gennaio 2007

Lavoro notturno....

03 gennaio 2007

Pure Love pt.2

02 gennaio 2007

Malintesi risolti....

01 gennaio 2007

Malintesi....