23 novembre 2005

"Chirurgia plastica"...

La chirurgia plastica, si sa, è utilizzata per migliorare e correggere i difetti, anche se nata principalmente per ricostruire e operare in casi di patologie o interventi distruttivi (quindi non solo per fini estetici legati alla vanità!).
Anche il Duomo di Milano, da un po' di anni ad oggi, si è pian piano sottoposto a questi interventi mirati per correggere i suoi "mali". I suoi interventi di restauro e di lifting ormai sono trattati come veri e propri interventi chirurgici con monitoraggio, screening digitale, laser scanning...il modo da tracciare ad hoc gli interventi...insomma, un vero e proprio check up estetico!
I risultati di questi interventi pian piano si rendono visibili; ormai gran parte del Duomo non è più avvolto in bende, anche se, il marmo di Candoglia è un carbonato di Calcio molto sensibile all'inquinamento e all'escursione termica, quindi un ritocchino ogni tanto...ma la vera novità in fatto di lifting estetico contro l'invecchiamento e l'inquinamento è data dal petrolio!
Ormai, un po' per invidia, un po' per vanità, anche il Duomo ha deciso di rivolgersi al chirurgo estetico presso cui anche la Basilica di S. Pietro si è recata nel 2000, in occasione del Giubileo: la famosa EniTecnologie, che è stata grado di ridare beltà e vigore alla sua facciata grazie all'utilizzo di Georadar, spettrofotometri, SEM...strumenti spesso applicati nella ricerca del greggio...
Mentre nel primo caso l'intervento era un omaggio dell'Eni per il Giubileo, tutta quest'opera di restauro milanese è sponsorizzata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, con costi non indifferenti, ma si sa, per la bellezza chi non farebbe pazzie? E alla fine, entrambe le opere hanno guadagnato e stanno guadagnando in splendore...mentre la Eni, dopo la prima elargizione, guadagna in denaro grazie ad un furbo investimento e politica pubblicitaria: "se porti un amico, lifting omaggio"....!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bonjour...