Sempre a proposito di caffè…!
Il nostro compagno inseparabile nelle nottate d’esame, la nostra bevanda preferita alla fine di un abbondante pasto, l’approccio più banale con una ragazza (“Che ne dici di un caffè?”)…Che sia un ottimo espresso dosato accuratamente (di solito te ne danno un sorso che arriva giusto giusto fino in gola e non oltre), oppure un po’ moscio delle macchinette, il caffè è sempre il caffè. All’estero soprattutto. L’espresso come quello italiano, nessuno lo sa fare! Ma c’è di più, la nostra cara caffeina, che crea così tanta ipertensione e dissenteria, è anche un prezioso e potente alleato del nostro fegato e annessi!
Una ricerca giapponese condotta da Manami Inoue del National Cancer Center di Tokio, afferma che una tazza di caffè dimezza il rischio di sviluppare la forma più comune di cancro al fegato, per la precisione di carcinoma epatocellulare (HCC), anche nei pazienti affetti da epatite B o C, e di cancri colorettali.
Gli studi stanno ancora procedendo e i casi sotto controllo e verifica, soprattutto perché i giapponesi non consumano caffè decaffeinato, quindi non è possibile determinare se l’anticancerogenicità è determinata dal contenuto in caffeina. L'eta' dei partecipanti è quella più 'a rischio per lo sviluppo di tumori epatici e, nel corso dello studio, si sono verificati 334 casi di carcinoma epatocellulare. L'analisi ha rivelato che bere caffè tutti i giorni, rispetto a non berlo mai, riduce la probabilità di tumore del 51%. La probabilità si riduce ulteriormente, del 52%, se le tazze consumate ogni giorno sono tre o quattro e del 76% se sono cinque.
A questo punto, un caffè al giorno leva il medico di torno!
Una ricerca giapponese condotta da Manami Inoue del National Cancer Center di Tokio, afferma che una tazza di caffè dimezza il rischio di sviluppare la forma più comune di cancro al fegato, per la precisione di carcinoma epatocellulare (HCC), anche nei pazienti affetti da epatite B o C, e di cancri colorettali.
Gli studi stanno ancora procedendo e i casi sotto controllo e verifica, soprattutto perché i giapponesi non consumano caffè decaffeinato, quindi non è possibile determinare se l’anticancerogenicità è determinata dal contenuto in caffeina. L'eta' dei partecipanti è quella più 'a rischio per lo sviluppo di tumori epatici e, nel corso dello studio, si sono verificati 334 casi di carcinoma epatocellulare. L'analisi ha rivelato che bere caffè tutti i giorni, rispetto a non berlo mai, riduce la probabilità di tumore del 51%. La probabilità si riduce ulteriormente, del 52%, se le tazze consumate ogni giorno sono tre o quattro e del 76% se sono cinque.
A questo punto, un caffè al giorno leva il medico di torno!
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