Strumenti di valutazione critica
Uno degli obiettivi del mio corso di studi, citato chiaramente ed ampiamentie nel Manifesto del Corso di Laurea in Scienze Biologiche, è quello di fornire strumenti di valutazione critica in modo da poter svolgere un'indagine scientifica secondo un metodo scientifico logico ed approvato. Si tratta di un impegno nobile, quello che si ripropone la mia Facoltà, nei confronti degli studenti e futuri Biologi e Ricercatori: la possibilità di avere informazioni, strumenti ma sopratutto metodi di indagine per trovare delle risposte a tematiche di importanza sociale e sanitaria.
Martedì mi sono recata in libreria con l'intento di acquistare il volume "Gli spinaci sono ricchi di ferro" particolarmente attraente per quanto riguarda il titolo, ma piuttosto deludente per le tematiche affrontate e che rapidamente ho letto scorrendo l'indice; casualmente mi è caduto l'occhio su un volume rosso, piuttosto spesso, dal titolo "AIDS. Il virus inventato", di P. H. Duesberg. La mia scelta è ricaduta su questo volume, alla luce anche delle considerazioni in merito al contenuto del libro precedente.
La tesi proposta da questo eminente scienziato, di cui ignoravo l'esistenza, è quella per cui l'AIDS non sia causato dall'agente virale Hiv, ma da cause differenti e, pertanto, non sia una malattia infettiva. Ho letto per ora le prime 50 pagine, per cui non sono in grado di riproporre le argomentazioni di questo docente di Biologia Molecolare e Cellulare (sono tuttavia rintracciabili su internet), però una considerazione mi sorge spontanea. Come riportato nella biografia di tale ricercatore, su Internet e nelle varie pubblicazioni scientifiche internazionali, pare che tale signore sia un virologo americano particolarmente noto ed importante, non solo per le sue tesi "dissidenti" in merito all'AIDS. Mi chiedo, pertanto, perchè nel Corso di Microbiologia, Virologia ed Epidemiologia Sanitaria, all'interno del quale abbiamo trattato svariate malattie infettive, tra cui l'AIDS, non sia mai stato citato questo virologo. Sono consapevole che le tesi proposte da tale ricercatore siano in contrasto con quanto proposto dalla Comunità Scientifica Internazionale, tuttavia, essendo un personaggio illustre ed ultimamente particolarmente appoggiato da altri ricercatori degni di nota, penso sia doveroso citarlo e portare a conoscenza il suo operato, sia perchè le sue tesi sono supportate da esperimenti riconosciuti e riproducibili, quindi vagliabili dalla Comunità Scientifica, sia perchè si fornisce ai ricercatori di domani una differente visione della scienza. In questo modo, noi disponiamo solamente di un'interpretazione di questo fenomeno sanitario che ancora non ha risposta, cause e cura. Perchè non considerare anche il diverso approccio proposto da Duesberg? Per correttezza di informazione e per fornire agli studenti informazioni e strumenti di valutazione critica...
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