Università Statale di Milano e Imperial College di Londra
Su PLoS Biology è uscito, questo lunedì, uno studio condotto dal Dipartimento di Biologia dell'Università Statale di Milano e dalla Biology Division dell'Imperial College di Londra. La ricerca mette in discussione che il sesso sia indispensabile per la diversificazione della specie.
"Independently evolving species in asexual bdelloid rotifers", PLoS Biology, Monday 19 March on line (Diego Fontaneto, Elisabeth A. Herniou, Chiara Boschetti, Manuela Caprioli, Giulio Melone, Claudia Ricci, Timothy G Barraclough).
I rotiferi bdelloidei (il nome deriva dal greco “bdellos”, sanguisuga, dal modo in cui si muovono) sono un gruppo di invertebrati di dimensioni microscopiche, - circa 0,5 mm - che da quasi 100 milioni di anni hanno completamente abbandonato la riproduzione sessuata. Pur essendo tutti femmine (ogni piccolo ha un unico genitore, la mamma) e riproducendosi per partenogenesi, lo studio ha dimostrato che questi animali si sono evoluti in varie, differenti specie “classiche” (ne esistono circa 400 specie oggi viventi), esattamente come gli organismi che si riproducono per riproduzione bisessuata.
Analizzando in particolare le diverse specie del genere Rotaria, studiato in diversi luoghi e ambienti del mondo, si sono riconosciuti veri e propri gruppi geneticamente e morfologicamente omogenei, definibili come specie, che verosimilmente risultano da un processo di evoluzione divergente, sotto spinta di selezione naturale, cioè data dall’ambiente.
Caro Peter, chissà mai che un giorno anche io arriverò a studiare/ricercare in questa bellissima e brillante scuola dove sei tu....!!!!!
2 commenti:
e parte dei rotiferi bdelloidei usati per quell'articolo vengono proprio dalla Valsesia!!!
Questo non lo sapevo. In realtà io non sono impegnata nell'attività di ricerca del dipartimento di Biologia ma in quello di Scienze Biomolecolari...però, bene a sapersi...ne siamo un po' orgogliosi!!!!
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