30 maggio 2006

Laboratorio.

Ieri ho concluso l'ultima giornata di Laboratorio di Metodologie Fisiologiche e Biochimico - Cliniche. Insomma, è stata l'ultima esperienza di Laboratorio Didattico di questi tre anni. Ma non sono poi così dispiaciuta...certo, mi mancheranno le decisione prese insieme, i calcoli dei volumi un po' azzardati...però a settembre entro in un vero e proprio Laboratorio di Ricerca. Non so ancora bene su cosa...io pensavo alla mia amica Emoglobina Glicata, ma il case study su ADNFLE mi ha fatto un po' rivedere alcune cose...quasi quasi mi butto sulla Fisiologia e abbandono la Biochimica - Clinica...Almeno ho concluso in belllezza: il genoma virale amplificato con PCR è venuto benissimo....e i miei polli hanno dato tutti degli splendidi (per me!) risultati negativi!!!
Adesso, non mi rimane che riporre definitivamente il registro, e prepararmi per la presentazione del case study, a quanto pare rimandata a giovedì!!!!

27 maggio 2006

Tamponi...

E' stato fantastico. Sono arrivata a Borgosesia ieri sera alle 21,30, ma è stato bello. Non potevo lasciare lì il lavoro a metà! I miei primi 3 tamponi oro - faringeri di 3 pazienti con influenza acuta. Ho seguito la diagnosi da virus dell'influenza in completa autonomia. Su un mio bancone di laboratorio, al Dipartimento di Sanità Pubblica!!!Qualcosa di sorprendente....Indescrivibile.

25 maggio 2006

ADNFLE

L'esame di Fisiologia previsto per il 31 maggio mi "impone" di svolgere una ricerca su una patologia a scelta.
Questo è il recettore nicotinico per l'acetilcolina
e una delle patologie ad esso correlata è l'epilessia notturna del lobo frontale autosomica dominante (ADNFLE) su cui sto spendendo giorni e notti. Questa fisiologia mi cattura proprio...

20 maggio 2006

Time

La vita è un soffio. Un palpito. Un sospiro. La vita è un affacciarsi alla finestra. Oppure, la vita non passa mai. E’ straordinario quanto sia mutevole la percezione soggettiva del tempo. Non tanto perché da bimbi e adolescenti i giorni sembrino di lunghezza infinita, e, di converso, di brevità sincopata, quanto più gli anni avanzano. Soprattutto, perché è squisitamente individuale il modo con cui ciascuno si rapporta al tempo della propria vita.Chi esiste e si realizza nel fare, ha con il tempo un rapporto produttivo, scandito dalle diverse attività, professionali e di svago, con cui punteggia la giornata. Si tratta in genere di persone solide, sane psicologicamente, forse con un tratto ossessivo che le induce a curare nei dettagli quello che fanno, e che diventano presto o tardi dei realizzatori, di sé e del proprio progetto di vita. Il tempo per loro non basta mai. Ne hanno una percezione ritmica, pulsante, come quella di un cuore che batte forte, appassionato della vita e della sua musica. Non importa quale sia lo specifico campo di espressione. Quello che hanno in comune, gli amanti del fare, è la felicità di sentirsi vivi quando realizzano, pragmaticamente, i loro sogni.
Mi corico sempre con l'acqua alla gola, con l'impressione e la certezza di non essere riuscita a fare tutto quello che mi ero riproposta di fare. Ci sono giorni in cui il mio tempo vola. Altri in cui sembra immobile. Mi angoscia tutto questo. Ho troppe cose da fare ma una giornata è corta. La tesi si avvicina, ma soprattutto gli esami e lo stage. Necessito immediatamente di un moltiplicatore di tempo. E per questo non mi sento una persona solida....!

18 maggio 2006

Dragon naturally speaking standard

Ma secondo voi ne vale la pena? E' un software che tu detti e lui scrive...dimezzo il tempo nel copiare gli appunti...mi ispira assai ma non so....che dite?Penso costi sui 100 euro....sob sob...!!

17 maggio 2006

Corsia di sorpasso per pedoni veloci

Londra - Siccome la loro via, Oxford Street, e' sempre molto affollata per gli acquisti, e sui marciapiedi si creano veri e propri ingorghi, i commercianti della prestigiosa via londinese hanno presentato un insolito progetto alle autorita' comunali: i marciapiedi a due corsie. Una per pedoni lenti, l'altra a scorrimento veloce; chi non rispettera' le regole sara' multato. Chi circolera' nella corsia veloce, non potra' scendere sotto le 3 miglia orarie, e dei vigili, coadiuvati da autovelox controlleranno il traffico. Lugno la celebre via circolano infatti ogni anno oltre 200 milioni di pedoni. Il comune ha dichiarato di tenere in seria considerazione il progetto.

13 maggio 2006

Se non ci fosse...

Non so come farei...

06 maggio 2006

Boncinelli oggi mi è venuto in aiuto...

Voglia di studiare...zero! Devo preparare l'esame di Biologia dello Sviluppo per mercoledì, ma trovo particolarmente noioso arricchirmi di nozioni su come si segmenta un uovo di ranocchio, di mosca o di topo. Mi basta sapere come nascono i bambini...trovo più affascinante scoprire come da una cellula venga fuori un'individuo funzionante e indipendente nella maggior parte dei casi.
Mi sono data quindi alla lettura di Le Scienze (ma no?) e nella rubrica "Appunti di Laboratorio" di Edoardo Boncinelli (che professionalmente stimo moltissimo, ottimo ricercatore-filosofo-professore, ma che umanamente ritengo un po' troppo pieno di sè) mi sono resa conto che non potrò mai comprendere come un mammifero come l'uomo sbuchi fuori da un uovo, senza studiare la mosca, il ranocchio e il topo.
Stavo proprio spaccandomi la testa sulla formazione degli assi embrionali, quando ho deciso, come ho detto, di fare una pausa sfogliando la rivista nuova di zecca, fresca fresca di consegna...e di cosa parla Boncinelli? Dell'asse testa-coda dei mammiferi...mumble mumble....interessante? Forse, quanto meno correlato con il mio studio...Perchè non approfondire con qualcosa di nuovo (per fare anche un po' colpo sul Prof.)...?
L'asse testa-coda è il più importante e il primo a comparire nell'embrione precoce. Questo asse è dovuto ad una distribuzione asimmetrica dei prodotti del gene CDX2, omologo a quello studiato originariamente nel moscerino della frutta (quella minuscola mosca...!), che si distribuiscono in modo ancor più polarizzato dopo la fecondazione. I prodotti di CDX2 sono quindi già distribuiti asimmetricamente nella cellula uovo non fecondata, e si riorganizzano esibendo una localizzazione ancor più asimmetrica dopo la fecondazione.
Il gene CDX2 è omologo al gene CAD della Drosophila, ed è presente anche nel topo...
Alla fine, caro Edoardo, mi hai convinto a rimettermi sui libri di gran lena, perchè senza quel moscerino e senza i suoi geni omologhi, non riesco a capire il mistero e la magia della vita umana!

Il grasso...non è poi così male!

I vettori virali sono il più diffuso metodo per introdurre DNA "terapeutico" all'interno delle cellule di pazienti affetti da malattie genetiche.
Oggi, però, la creazione di un lipide artificiale ideato dalla Florida State University permette di introdurre DNA "grasso" nelle cellule senza scomodare i virus geneticamente mutati.
Questo lipide forma un complesso con il DNA e la sua lipofilicità gli permette di entrare in cellula e nel nucleo. Anche questa una piccola scoperta applicabile soprattutto, per ora, a quattro tipi di cellule tumorali.
Certo, il vettore virale ha un target più diffuso, ma il comportamento di tali virus, per quanto efficienti, spesso è responsabile di infezioni e reazioni immunitarie violente e pericolose. Quindi...grasso è meglio!
E sempre a proposito di grasso (e di inestetismi legati all'età e alla forma fisica)...
La neurotossina A, prodotta dal Clostridium botulinum, detta anche botox, è uno dei rimedi più in voga per liberarsi dalle rughe (oltre che emicrania, disordini muscolari, sudorazione eccessiva e balbuzie!). Solo che il botox, è un'arma biologica naturale: penetra nei neuroni e impedisce il rilascio di messaggeri chimici ai muscoli. La recente scoperta dell'equipe di Edwin Chapman riguarda il varco d'ingresso della tossina ai neuroni, una proteina, chiamata SV2, a cui il botox si lega con alta specificità. Tale proteina è un recettore posto sulle vescicole sinaptiche, le sacche che spostano i neurotrasmettitori. Per cui, care signore che non volete ricorrere al bisturi ma preferite filler al collagene e botox, potete recarvi dal vostro chirurgo plastico con tranquillità e farvi iniettare, anche giornalmente, una buona e sana dose di botulino, senza rischiare di incorrere in una paralisi improvvisa...
(Io comunque non mi fido del Clostridium...)

Parkinson:gioco d'azzardo e sesso...

C'è una zona nel cervello, nel tronco cerebrale, che agisce come un interruttore, regolando il passaggio della dopamina (DA): è il nucleo tegmentale laterodorsale. La DA è coinvolta nel meccanismo di ricompensa e piacere, oltre che nel controllo efficace e accurato dei movimenti di tutto il corpo.
Anthony Grace, del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Pittsburg, ha studiato ratti anestetizzati e ha trovato, per la prima volta, l'area cerebrale che funziona da "cancello", permettendo ai neuroni di entrare in comunicazione, o di troncare la comunicazione, tra DA e neuroni sensibili a tale neurotrasmettitore. Le altre parti del cervello dove si trovano i neuroni che interagiscono con la DA possono farlo solo se il "cancello" è aperto. Un'alterazione di questa zona può essere causa di una distorsione delle funzioni associate alla DA.
Questa è una scoperta interessante e fondamentale. La dopamina è il neurotrasmettitore carente nel morbo di Parkinson e che causa un'iperstimolazione muscolare (il tremore da Parkinson, appunto). Tuttavia, non è somministrabile ai "nonni" (ma non solo!) affetti da questo morbo perchè non supera la barriera emato-encefalica e quindi non raggiunge il sito di azione. Si ricorre quindi, alla L - DOPA, un pro - farmaco che, passando la barriera emato-encefalica, stimola la produzione di DA. Anche questa terapia farmacologica, però, non dà grossi risultati. Infatti, il paziente deve essere trattato con dosi sempre più elevate di L-DOPA, ma l'effetto di tale pro-farmaco cessa dopo 3/4 anni. In questi anni di trattamemento, aumentando la dose della L-DOPA, si induce l'aumento della sintesi della DA.
L'eccessivo aumento di DA, però, ha fatto registrare nei pazienti in cura per il morbo di Parkinson un'elevata dipendenza dal gioco d'azzardo e dal sesso!!!! Dal momento che le azioni piacevoli come bere, mangiare, fare sesso, giocare e vincere sono tutte associate ad alti livelli di DA, in alcuni pazienti evidentemente il rialzo di DA indotto dalla terapia ha fatto scattare la dipendenza!!!

Aver individuato questo "cancello"potrebbe portare a farmaci mirati per la cura di questo disordine, in quanto il "cancello" potrebbe essere modulato in modo selettivo, bloccando o lasciando passare la DA senza indurre altri effetti sulla personalità....