29 novembre 2005

Un anno. Non di più.

Mani sudate e sensazione di 'farfalle' nello stomaco. Sono le sensazioni tipiche dell'inamoramento. Un sentimento, però, dalla vita breve. Secondo uno studio italiano pubblicato su 'Psychoneuroendocrinology', infatti, dura poco più di un anno. I ricercatori dell'equipe di Pierluigi Politi del Centro Interdipartimentale for Research in Molecular Medicine (CIRMC), presso l'Università di Pavia, hanno individuato nell'Ngf (il Nerve Growth Factor, scoperto da Rita Levi Montalcini) la sostanza chimica molto probabilmente responsabile del 'turbinio' tipico delle prime fasi dell'innamoramento. Livelli più elevati del normale di questa proteina 'degli innamorati', dunque, sarebbero collegati al sentimento di euforia e alla quasi dipendenza dall'amato. Ma dopo aver studiato gruppi di persone impegnate in rapporti lunghi, brevi e alcuni single, gli studiosi hanno scoperto anche che i livelli di questa sostanza 'chiave' calano nel corso del tempo. In particolare, il team ha analizzato le alterazioni di alcune neurotrofine nel sangue di uomini e donne dai 18 ai 31 anni. E' stato necessario esaminare i livelli delle proteine in 58 neo-innamorati (che avevano da poco iniziato una relazione), confrontandoli con quelli di altrettanti soggetti impegnati in rapporti 'datati' e di un gruppo di single. Così i ricercatori hanno visto che nei neo-innamorati i livelli di Ngf erano significativamente più alti. Dopo un anno 39 dei nuovi innamorati (rimasti insieme e con un rapporto consolidato alle spalle) mostrano livelli di NGF simili ai single e alle altre coppie stabili, segno che ogni differenza rispetto al culmine iniziale del sentimento è svanita.
Tuttavia, sostengono i ricercatori, se la relazione va avanti, a questi sentimenti segue il consolidamento del rapporto mentre la passione iniziale scema. Ciò sembra corrispondere a cambiamenti consistenti della chimica del cervello (neurochimica), portando a identificare le 'molecoline' alla base di un sentimento così prezioso e profondo. I ricercatori pavesi hanno misurato i livelli plasmatici di un gruppo di molecole importanti nella neurochimica, le neurotrofine (NTs). Tra queste ci sono il fattore di crescita Ngf, il Bdnf, NT-3 NT-4. "Da questi studi - ha dichiarato Pierluigi Politi - sembra che meccanismi biochimici siano coinvolti nei cambiamenti di umore che intercorrono dall'inizio a quando la relazione diviene più consolidata. L'amore diviene più stabile - aggiunge l'esperto - ma il romanticismo iniziale sembra spegnersi". Insomma un meccanismo simile ad una malattia che dalla prima fase 'acuta', passa a quella cronica. "Ma certo - conclude il ricercatore - sono necessari ulteriori studi per far luce pienamente sulla neurobiologia dell'amore".
Secondo me, sentire caldo, aumento della sudorazione, farfalle nello stomaco, aumentata/diminuita sudorazione...sono sintomi dell'influenza....Ma se loro che hanno studiato parlano di neurobiologia dell'amore...beh, ci credo! E pensare che si parla di crisi di coppia dopo 3 anni di rapporto...tutti i cantanti e poeti allora dovranno rivedere i loro testi! Quindi ripubblicheranno i cd in New Edition aumentando le vendite...soprattutto sotto Natale...ma queste sono divagazioni di certo non amorose! Ma un pesciolino romantico e biologo come me non poteva non dare risalto all'articolo!!!
P.S. Questo articolo è apparso su Repubblica di oggi.

27 novembre 2005

Sfoglia alla Nutella



Ragazzi, anzi, ragazze, posso assicurarvi che questa ricetta che vi sto per scrivere è semplicissima e soprattutto buonissima....e fa fare un figurone!!!!

1 rotolo di pasta sfoglia (250 gr)

Nutella a piacere

8 gr. di biscotti secchi (frollini...)

50 gr. di nocciole o noci sgusciate

Frutta candita (meglio arancia) a piacere

Zucchero a velo

Stendete la sfoglia sulla sua carta da forno e allergatela leggermente. Stendete Nutella a volontà lasciando una piccola cornice. Cospargete la Nutella con le nocciole/noci tritate, i biscotti tritati e i canditi, e arrotolate il tutto formando una specie di salame/strudel, chiudendo bene anche le estremità. Spalmate con il tuorlo dell'uovo o solamente il bianco in modo da rendere il dolce dorato dopo la cottura. Cuocete a 180° per 20 min. circa. Lasciate raffreddare e cospargete con zucchero a velo. Servire a fette.

Tra poco sarò a NYC...!

23 novembre 2005

"Chirurgia plastica"...

La chirurgia plastica, si sa, è utilizzata per migliorare e correggere i difetti, anche se nata principalmente per ricostruire e operare in casi di patologie o interventi distruttivi (quindi non solo per fini estetici legati alla vanità!).
Anche il Duomo di Milano, da un po' di anni ad oggi, si è pian piano sottoposto a questi interventi mirati per correggere i suoi "mali". I suoi interventi di restauro e di lifting ormai sono trattati come veri e propri interventi chirurgici con monitoraggio, screening digitale, laser scanning...il modo da tracciare ad hoc gli interventi...insomma, un vero e proprio check up estetico!
I risultati di questi interventi pian piano si rendono visibili; ormai gran parte del Duomo non è più avvolto in bende, anche se, il marmo di Candoglia è un carbonato di Calcio molto sensibile all'inquinamento e all'escursione termica, quindi un ritocchino ogni tanto...ma la vera novità in fatto di lifting estetico contro l'invecchiamento e l'inquinamento è data dal petrolio!
Ormai, un po' per invidia, un po' per vanità, anche il Duomo ha deciso di rivolgersi al chirurgo estetico presso cui anche la Basilica di S. Pietro si è recata nel 2000, in occasione del Giubileo: la famosa EniTecnologie, che è stata grado di ridare beltà e vigore alla sua facciata grazie all'utilizzo di Georadar, spettrofotometri, SEM...strumenti spesso applicati nella ricerca del greggio...
Mentre nel primo caso l'intervento era un omaggio dell'Eni per il Giubileo, tutta quest'opera di restauro milanese è sponsorizzata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, con costi non indifferenti, ma si sa, per la bellezza chi non farebbe pazzie? E alla fine, entrambe le opere hanno guadagnato e stanno guadagnando in splendore...mentre la Eni, dopo la prima elargizione, guadagna in denaro grazie ad un furbo investimento e politica pubblicitaria: "se porti un amico, lifting omaggio"....!

23 Novembre 1980

Sisma in Irpinia.

22 novembre 2005

Bioetica I

Una donna single non può adottare un figlio. Una donna single, da oggi, da quando il comitato di bioetica ha preso questo provvedimento che non è ancora norma di legge, può adottare un embrione.

20 novembre 2005

More info...

Mi sono frettolosamente documentata. Il gene per la paura esiste, è stato presentato al recente congresso di Neuroscienze a Washington. Lo studio, portato avanti dalla Columbia Universty (dal premio Nobel per la medicina sullo studio della memoria), è stato effettuato sui topi e ha dimostrato che l'azione farmacologica mirata su questo gene permette la perdita di paure innate e acquisite in modo da poter contrastare alcune fobie.

E se ci fosse un gene per la paura?

Spulciando quà e là tra varie notizie, ho sentito che esiste un gene per la paura. Una nuova scoperta scientifia, pare, non so ancora quanto attendibile...Di conseguenza, chi riportava la notizia, concludeva che se esiste tale gene, esisterà anche una cura, o meglio, è in sperimentazione una pillola, per combattere questa emozione. Notizia davvero sensazionale, se si pensa che ci sono persone affette da panico e altre patologie psico-somatiche...ma questo farmaco potrebbe essere anche fonte d'abuso. In fondo, la paura, è un'emozione fondamentale, che ti spinge a conoscere i tuoi limiti, a metterti in gioco...Penso anche a tutti gli sportivi, a chi si dedica a sport estremi, senza la paura come potrebbe rendersi conto di che rischio sta correndo e se vale la pena o se è fattibile correrlo?

19 novembre 2005

Mordillo...

18 novembre 2005

18 novembre

Ricorrenze di oggi:
  • 1307 - Guglielmo Tell (Wilhelm Tell) fu un eroe leggendario svizzero, la sua reale esistenza storica è ancora oggetto di disputa.
    Guglielmo Tell è l'eroe svizzero per antonomasia. Mito o realtà di un piccolo paese nel cuore dell'
    Europa, Tell e la sua leggenda medioevale sono conosciuti in tutto il mondo.
    Secondo la leggenda Guglielmo Tell visse nel
    Canton Uri a ridosso del massiccio del San Gottardo.Tell, padre di famiglia, cacciatore ed eccellente balestriere il 18 novembre del 1307 si recò nel capoluogo regionale, Altdorf. Mentre passò sulla pubblica piazza ignorò il cappello imperiale fatto issare in cima ad un’asta, alcuni mesi prima, dal balivo Gessler (l’amministratore locale degli Asburgo). Il cappello, simbolo dell’autorità imperiale, doveva assolutamente essere riverito da chiunque passava.Siccome Tell non riverì il cappello si ritrovò nei guai. Il giorno dopo venne citato in piazza; davanti a tutti dovette giustificare il suo agire.In cambio della vita, il balivo Gessler gli impose la prova della mela che, posta sulla testa del figlioletto Walter, avrebbe dovuto essere centrata dalla freccia della sua balestra. La prova riuscì a Tell ma, nel caso qualcosa fosse andato storto, Guglielmo nascose una seconda freccia sotto la giacca, pronta per il tiranno. Questo costò a Tell la libertà, egli venne arrestato e portato in barca verso la prigioneQuesto costò a Tell la libertà, egli venne arrestato e portato in barca verso la prigione. Improvvisamente si scatenò una tempesta e i suoi carcerieri liberarono l’eccellente timoniere per farsi aiutare. Arrivati alla riva, Tell riuscì a scappare e, con una possente spinta, rimandò l’imbarcazione verso il largo.Il terzo giorno, nascosto dietro ad un albero ai lati della «Via cava» che dal Gottardo conduce a Zurigo, Tell si vendicò uccidendo Gessler.
    Importanti personaggi della storia hanno contribuito a rendere la figura di Tell famosa. Tra di essi, primo in assoluto, lo scrittore e poeta tedesco
    Friedrich Schiller (1759-1805), che ne descrisse le eroiche gesta e ne fece un'opera teatrale.Non si può non citare il famoso compositore Gioacchino Rossini (1792-1868) che compose l'ouverture dell'omonima opera.
  • 1626 - Viene consacrata la basilica di San Pietro.
  • 1883 - Le ferrovie statunitensi e canadesi istituiscono cinque fusi orari continentali standard, mettendo fine alla confusione causata da migliaia di ore locali.
  • 1928 - Esce il cortometraggio animato Steamboat Willie, il primo cartone sonoro completamente sincronizzato, diretto da Walt Disney e Ub Iwerks, nel quale appaiono per la seconda volta Topolino e Minnie.
  • 1971 - Il gruppo hard rock dei Led Zeppelin pubblica un album senza titolo, spesso chiamato "Led Zeppelin IV", nel quale compaiono "Rock & Roll", "Stairway to Heaven" e altri classici.
  • 1978 - Suicidio di massa di Jonestown: A Jonestown (Guyana), Jim Jones guida il suo Popolo del Tempio ad un suicidio di massa; muoiono 913 persone, tra cui 276 bambini.
  • Festa nazionale della Lettonia.

14 novembre 2005

Finalmente!

Dopo soli 50 giorni di attesa, ho anch'io il nuovo abbonamento elettronico ATM!!!!!

12 novembre 2005

Segni...coincidenze e libri

Mi ricollego ad un vecchio post di Cristina...anzi, a più post di Cristina, perchè è sempre lei che mi dà gli spunti migliori e più sani di riflessione e non solo....
Il primo collegamento riguarda "L'Alchimista", il libro di Paul Coelho che ho letteralmente divorato sotto suo suggerimento. Nonostante l'esame di farmacologia, sono riuscita a leggere questo libro in poco meno di tre giorni; questo non solo perchè la lettura è tra le mie passioni, non solo perchè si tratta di 175 pagine circa, ma anche perchè è un romanzo leggibile ovunque, talmente ti estrania dalla realtà e ti porta in un mondo incantato: prima di andare a letto, nei cinque minuti prima di uscire di casa quando ero in anticipo, sulla 90/91...persino sulla metro affollata stando in piedi (proprio io che non riuscivo a concepire come, in una situazione di scarsità di spazio, si potesse leggere qualsiasi cosa in bilico su una mano)! Non che sia stato il primo libro che mi abbia completamente assorbito, anche Ammaniti, Calvino...e persino la Littizzetto, mi hanno preso; ma "L'Alchimista" aveva davvero qualcosa di speciale per spingermi in letture in momenti folli! Devo ammettere che questo libricino merita un altro paio di letture per poter essere metabolizzato come si deve; io sono rimasta talmente affascinata dall'atmosfera, dalla trama così semplice e scorrevole...che non ho ancora avuto modo di pensare all'idea di fondo del libro, o meglio, come direbbe lui, il mio cuore non è ancora in grado di capire. Ho disperatamente cercato "Le mille e una notte", perchè ne ho sentito parlare e perchè questo fascino orientale/arabeggiante mi piace molto: le luci soffuse, il vento caldo, il deserto...e devo ammettere che dopo aver letto "L'Alchimista" cerco il libro con ancor più impegno e affanno. L'ambientazione di Coelho è a dir poco stupenda...il deserto, Tarifa...ti lasciano a bocca e cuore aperto!!!
Il secondo collegamento con il Cristina's post riguarda l'abitudine di osservare le persone che ci tengono compagnia nei viaggi in treno o sui mezzi pubblici. Devo concordare con lei: anche io guardo in una persona, per prima cosa, le mani; ci sono tante teorie su questo...ma non è ciò che mi interessa. Ieri tornando a casa, sul treno per Torino, avevo di fronte una ragazza a cui, per modo di comportarsi, di parlare e di vestire (a volte ci facciamo proprio degli schemi mentali e delle associazioni sbagliate) non avrei dato, come si diceva tempo fa, mezza lira. Poi mentre mi preparavo per scendere a Novara, la mia "strana" vicina estrae dalla borsa (se così la possiamo definire...un qualcosa di informe in velluto nero...sgualcito e smunto...) un libro: "L'Alchimista" di Paul Coelho. Sono rimasta allibita e scioccata. Faccio qualche piccolo passo in avanti, in direzione della porta, e una distinta signora (una signora di cui si penserebbe avvocato, commercialista e affini come professione...tailleur, ventiquattrore...) aveva in mano lo stesso libro. Poco più in là, una ragazza dai tratti arabi era quasi giunta alla fine dello stesso capolavoro e io custodivo il mio in borsa. Ora mi chiedo, cosa abbiamo in comune tutte noi che ci siamo immerse nella lettura di questo libro? Abbiamo seguito il nostro cuore? Siamo anche noi alla ricerca della nostra leggenda personale? Abbiamo scelto questo libro perchè novità letteraria di uno scrittore affermato e noto, che è una garanzia? Abbiamo tutte ricevuto un consiglio sulla scelta di un libro?
Mi sono posta un sacco di domande...chissà se queste persone amano questo genere di romanzi, o come me, prima hanno letto "Il gene egoista", oppure Calvino, oppure Lucarelli e sono poi approdate a questo libro per sentito dire? Però che bello, un libro che accomuna tante persone...Chissà se anche gli uomini lo leggono....oppure se è un romanzo rivolto alle fanciulle perchè molto introspettivo e romantico.
Alla fine sono giunta alla conclusione, notando anche lo sguardo e l'interesse delle lettrici, che la cosa che ci accomuna è la Ricerca, la necessità di arrivare ad un punto fermo, qualunque sia la nostra meta. E soprattutto il bisogno di sentirci dire che tutto questo si può fare, che esistono dei segni e degli indizi, oltre che un percorso già scritto. Ma come ho detto, devo ancora rileggere il libro per arrivare a trarne un messaggio più profondo.
P.S. Come se non bastasse, a casa, tra la mia posta, c'era l'invito da parte della diocesi alla partecipazione al "Gruppo Ricerca"...se questo non è un segno....

11 novembre 2005

Va che stat!

Carissimi lettori, da buona sorella, devo comunicarvi che anche il mio big brother ha deciso di ritagliarsi uno spazietto nel Web per comunicarci i suoi pensieri...e devo ammettere che i suoi pensieri sono più incasinati dei miei!!! Deve esserci una relazione genetica...!

Girasole...


Da oggi, anche io ho un bellissimo girasole di peluche, merito di Andrea, il mio fidanzato...quello della foto della Tunisia per intenderci...

Fatto!

Sono soddisfatta di me stessa. L'esame di farmacologia di questa mattina era fattibile. Sapevo rispondere, a mio avviso in modo soddisfacente, a tutte le domande e sono soddisfatta di essere riuscita ad organizzarmi in modo adeguato lo studio in modo da avere una serata libera, quella di ieri, per riposarmi. Devo anche ammettere che la materia d'esame mi piaceva molto per cui tutto è stato più semplice...Adesso aspetto con ansia il risultato....prossima settimana!

10 novembre 2005

Spongebob...


Vorrei un parere....avete presente Squidward (non so se si scrive così...), il polipo amico/nemico di Spongebob? Quell'animaletto che quando cammina fa "gnic gnac" a causa delle ventose? Ma secondo voi, è un personaggio cattivo? Cioè gli sta antipatico Spongebob e Patrick? Sono nemici?

E poi, voi non abitereste a Bikini Bottom? Deve essere delizioso...

Stop alla farmacologia!


Ragazzuoli e fanciulli, sto fondendo!!!!!
Le brave casalinghe mentre puliscono casa canticchiano ascoltando la radio....Io, data la scarsità di tempo, mi sono ridotta a pulire camera mentre ripeto la lezione sul Parkinson...e non è una bella cosa!!! Mi manca solo di ripetere mentre dormo...! Pensate che questa notte ho sognato di tenere una lezione di farmacologia sulla trasmissione catecolaminergica...mi sono svegliata pensando di aver dormito ore e ore...ero esausta...invece ero a letto sonnacchiosa da solo un'ora!!! Dovrò sperimentare quel metodo in cui si sente la lezione nel sonno...dicono che funzioni....

09 novembre 2005

Torte autoinstallanti...

Devo ammettere che in questi giorni in cui il tempo non è dei migliori, la voglia di stare a casa è tanta...le nuove torte autoinstallanti Cameo/Buitoni sono una gran trovata. Sono accettabili di gusto, se ti riescono bene fanno una bella figura....e mettono un sacco di allegria!!!!!
Una buona carica per l'esame...

06 novembre 2005

Ricetta autunnale...(così dicono)

Cioccolata alla cannella
Preaparazione: 10 minuti + riposo
Grado di difficoltà: facile
Cottura: 10 minuti
Dosi: 4 persone

Ingredienti:80 g di cioccolato al latte, 80 g di cioccolato fondente, 3 chiodi di garofano, 2 cucchiai di zucchero, 2 dl di panna, una stecca di cannella, un baccello di vaniglia, mezzo litro di latte, noce moscata.
PreparazioneIn una casseruola versate il latte, unite lo zucchero, la cannella, la vaniglia e i chiodi di garofano: portate a ebollizione, spegnete il fuoco e lasciate riposare per circa mezz'ora. Dopodiché eliminate le spezie, rimettete il latte sul fuoco, unite il cioccolato fondente e quello al latte, spezzettati, e fateli sciogliere, rigirando. Fate intiepidire la cioccolata, mescolando di tanto in tanto, poi passatela al frullatore con un dl di panna. Montate densamente la panna rimasta. Distribuite la cioccolata nelle coppette e decorate con la panna montata spolverizzata di noce moscata.
P.S. Questa è pensata per le giornate di studio intenso...una merenda un po' calorica!

05 novembre 2005

Sto fondendo...

In questo mese di mostre, fiere e cammin mangiando al sapore di cioccolato, dove in testa c'è Perugia, mi sento anch'io un po' fondente. Non solo perchè sono un po' amara, ma perchè questo troppo studio mi sta sciogliendo...Sto facendo i salti mortali per andare a New York ma mi sembra di correre dietro al tempo. Mi sono sparata tre settimane di fila di laboratorio + lezione, chiusa in università dalle 8.30 alle 19.00, la sera mi sono ritrovata una marea di appunti da rivedere e il letto mi vedeva solo verso le 02.00...peccato la sveglia suonasse alle 06.00....giusto per finire il lavoro della sera prima. Ho preso due mega voti di lab che verranno tradotti in APPROVATO sul libretto, e tra l'11 e il 22 ho solo 3 esami: Farmacologia, Patologia e Anatomia. Tutti molto piccoli, no? Inoltre, il 10 il nostro nuovo don Orazio del collegio viene a farci visita, il 17 c'è l'incontro con il gran capo del collegio e il 24 la festa...tutta da preparare!!!Tutto questo per volare 5 giorni oltre l'Europa. Dovrò fare un carico di melatonina per non splafonare a causa del jet lag...quasi quasi sto a casa....

Little Tragedy

L'altro giorno, uscendo dalla metro, una ragazza si è subito accesa, in modo nervoso, una sigaretta. Eravamo ancora sulle scale mobili, dove appena si intravede uno spazietto di cielo...E ho pensato: "Mamma mia, è proprio una tabagista incallita!" (dico tabagista perchè è una new entry nel mio dizionario, assieme ad amenorrea, scialorrea...)..."meno male che io non ho queste manie". Poi mi sono accorta di avere già in mano il telefono. Mi sono detta "non è così grave, aspetto solo che mi attivino la nuova sim da 128 K"...oggi, anzi, ieri, disfando il borsone, mi sono accorta che non ho portato a casa il mio piccolo caricabatterie del Motorola. Il mio telefono è spento perchè non ha più carica. Panico. Sono l'unica in famiglia ad avere il Motorola. Fino a domenica sera non avrò contatti telefonici. Questo indica che anche io sono una cellulo - dipendente...cellulo - dipendente anche perchè sono quasi biologa...meglio dire telefono - dipendente!!! Ed è una tragedia. Essere telefono - dipendente, peggio che non avere il caricabatterie!