29 settembre 2005

Help!

Cari lettori,
mi rendo conto che il mio blog stia scendendo molto di tono, e soprattutto che vi ho promesso un'accurata descrizione del mio viaggio. Purtroppo, la vita universitaria mi sta assorbendo completamente e la stanchezza, a fine settimana soprattutto, si fa sentire. Per quanto riguarda la Tunisia, pare che raccontare a voce sia molto meglio, per cui opterò per una visita porta a porta con visione delle 184 foto scattate. Non mancheranno però qui riferimenti al mio viaggetto...
Oggi ho trascorso la giornata seguendo una lezione di Ecologia quasi insulsa. Mi rendo conto che nel nostro corso di laurea questa disciplina sia davvero importante, ma passare dalla trattazione dell'ecosistema di un bacino imbrifero, all'ecosistema dell'anguilla di Comacchio fino alle polveri sottili che attanagliano Milano è davvero infelice. A queste due piacevoli ore, è susseguita un'ora di Farmacologia generale particolarmente piacevole, e (dopo una piccola pausa pranzo con sofficino al formaggio grosso quanto una piastrella e gommoso come una Big Bubble) un'altra ora di Basi funzionali della Patologia: davvero interessante e stimolante...se sono la cara Caterina non spiegasse come un razzo!
Però, dopo tutto, consoliamoci. Oggi è stata una giornata leggera. Da martedì oltre ad avere lezione alla mattina dalle 8.30 alle 14.30 senza interruzioni, avrò anche laboratorio dalle 14.30 alle 19.00 senza interruzioni...il tutto fino a Natale. E si sa, dopo Ferragosto, c'è subito Natale!

28 settembre 2005

Una settimana fa...

Eccomi. Mi scuso molto con i miei fans, ma purtroppo le notizia sul mio viaggio in Tunisia arriveranno a rilento. Sono i primi giorni di scuola, per cui il tempo libero viene impiegato per la ricerca affannosa di testi e dispensi, e soprattutto in cosa a Duomo per il rinnovo dell'abbonamento studenti, versione elettronica super figa di scarso utilizzo e praticità. Ma tutto fa brodo per far sembrare Milano una città controllata...
Le foto della mia vacanza pian piano verranno pubblicate.
Una settimana fa, a quest'ora, ero di rientro da una fantastica escursione nel deserto del Sahara a dorso di dromedario. Abbiamo visitato il Sahara, la città di Matmata, Douz, ovvero la porta del deserto...ma avrò modo di raccontare...
Meglio la Tunisia a Milano...

27 settembre 2005

Narghilè


Ora, non so se voi conoscete questo strano oggetto...Io l'ho conosciuto e sperimentato sotto una tenda berbera a Zarzis...Beh, non so spiegarmi bene su come sia fatto (allego foto), ma devo ammettere che è strepitoso!!!!! Noi abbiamo provato a fumare hashisha...un tipo di tabacco aromatizzato....
Ci è talmente piaciuto...che Andrea è tornato a casa con un piccolo narghilè in miniatura, perfettamente funzionante....

Cara Tunisia....


Carissimi, per vostro sommo gaudio sono tornata. A dire il vero, visto il tempo che mi ha accolto qui a Milano, prenderei subito un volo per Djerba nuovamente. Mi sento già così appiccicosa di grigio nebbia...Però forse non ritornerei a Zarzis a pensarci bene...dopo un anno e mezzo di siccità, domenica ha incominciato a piovere copiosamente...
Che dire di questa esperienza...è stata davvero fantastica, tranne qualche piccolo screzio con Andrea...
Avrò modo di raccontarvi per bene, per ora sappiate che SONO TORNATA!!!!!
P.S. Allego qualche foto scattata nel Sahara, durante una splendida escursione a dorso di dromedario..

13 settembre 2005

Geni egoisti, geni gelosi…

Pennac autorizza a leggere, in “Come un romanzo”, più di un libro contemporaneamente. E come si fa a disobbedire a un grande della letteratura? E così, mentre leggo Niccolò Ammaniti, Coelho (sotto consiglio di Cristina), mi dedico anche a “Il gene egoista”.
Spulciando qua e là tra le pagine di questo piacevole libro scientifico, davvero rivolto a studenti e professori, mi è balzata all’occhio questa considerazione, o meglio, ricerca, effettuata da un gruppo di studiosi italiani.
Due italiani su tre sono convinti che la gelosia sia determinata geneticamente, uno su tre dubita del suo ruolo evolutivo e uno su due ritiene che la gelosia possa e debba essere curata con appositi farmaci. E’ un insieme di dati che invita a riflettere su come giornali e tv presentano l’informazione scientifica in generale e quella genetica in particolare. Quasi ogni giorno si annuncia la scoperta del gene che determina questa o quella malattia, questo o quel comportamento (infedeltà, pigrizia, ottimismo...). Si è così creata nell’opinione pubblica una ingenua visione meccanicistica della genetica. In realtà, a parte pochi casi, i geni agiscono in gruppo e si attivano soltanto in certe fasi della vita. I comportamenti sono un mix molto complesso di cultura, influssi ambientali e gruppi di geni ancora in gran parte sconosciuti. La cieca fiducia degli italiani nella potenza dei geni nel determinare la gelosia e vari altri sentimenti e comportamenti è quindi frutto di una cattiva informazione.
E’ paradossale, poi, che gli stessi cittadini, tanto fiduciosi nei cromosomi, siano poi così diffidenti verso le applicazioni della genetica, a cominciare dalle biotecnologie.

Sempre a proposito di caffè…!


Il nostro compagno inseparabile nelle nottate d’esame, la nostra bevanda preferita alla fine di un abbondante pasto, l’approccio più banale con una ragazza (“Che ne dici di un caffè?”)…Che sia un ottimo espresso dosato accuratamente (di solito te ne danno un sorso che arriva giusto giusto fino in gola e non oltre), oppure un po’ moscio delle macchinette, il caffè è sempre il caffè. All’estero soprattutto. L’espresso come quello italiano, nessuno lo sa fare! Ma c’è di più, la nostra cara caffeina, che crea così tanta ipertensione e dissenteria, è anche un prezioso e potente alleato del nostro fegato e annessi!
Una ricerca giapponese condotta da Manami Inoue del National Cancer Center di Tokio, afferma che una tazza di caffè dimezza il rischio di sviluppare la forma più comune di cancro al fegato, per la precisione di carcinoma epatocellulare (HCC), anche nei pazienti affetti da epatite B o C, e di cancri colorettali.
Gli studi stanno ancora procedendo e i casi sotto controllo e verifica, soprattutto perché i giapponesi non consumano caffè decaffeinato, quindi non è possibile determinare se l’anticancerogenicità è determinata dal contenuto in caffeina. L'eta' dei partecipanti è quella più 'a rischio per lo sviluppo di tumori epatici e, nel corso dello studio, si sono verificati 334 casi di carcinoma epatocellulare. L'analisi ha rivelato che bere caffè tutti i giorni, rispetto a non berlo mai, riduce la probabilità di tumore del 51%. La probabilità si riduce ulteriormente, del 52%, se le tazze consumate ogni giorno sono tre o quattro e del 76% se sono cinque.
A questo punto, un caffè al giorno leva il medico di torno!

12 settembre 2005

Stato d'animo

Capita che quando si va a dormire ti prenda un po' quel nodo in gola...Capita, spesso, quando vivi una situazione precaria. Capita quando sei tranquilla e sicura, hai pianificato le tue cose, e un imprevisto sconvolge tutto. Allora si ha paura. Paura di non sapere, paura che non ti dicano tutto, paura di star male, paura per chi si preoccupa per te. Aspetti il giorno successivo per avere conferme, e vederci chiaro, ma queste informazioni non arrivano. Allora non sai dove sbattere la testa e continui ad aver paura. Poi fai qualcos'altro e non ci pensi. Ma quando ti fermi un attimo, quel brutto pensiero è sempre lì in agguato, pronto a saltar fuori. Allora non ti resta che sperare.

Caffè freddo

Il caffè freddo non è una gran novità. Così come il Nescafè Red Cup. Però se assieme al Nescafè ti danno anche lo shaker e le istruzioni per un ottimo caffè freddo, perchè non spendere 3,87 euro per gustarsi questa rinfrescante bevanda mentre si studia? E poi, oltre agli effetti digestivi, non fa nemmeno aumentare di molto la pressione.

Un mese fa...

Quasi un mese orsono, eravamo tutti a Waissach im Tal, nella diocesi di Rottemburg - Stuttgard per una bellissima esperienza di ecumenismo...prima di partire alla volta di Colonia!!!!( come vola il tempo!)

11 settembre 2005

Compleanni speciali

Che bella coincidenza! La festa dei nonni cade con il compleanno della mia nonna; ben 82 anni portati alla grande. Ha accudito due nipoti, tre figli (di cui uno e mezzo ancora in casa), due nuore...
Proprio una meraviglia i nonni. Così speciali, così ricchi di ricordi e tradizioni...con quella tenerezza e comprensione ineguagliabile...
Ma come saranno i nonni del futuro? Non ci saranno più nonne Rosa, Maria, nonno Giuseppe. I futuri nonni saranno tutti Jessica, Maicol, Yuri, Samantha. E da giovani avranno fatto i deejay.

One night at Naima



Questo è l'ultimo cd dei Disco Inferno, non so se è anche il primo.....
Ieri sera sono stati bravissimi, ci hanno fatto divertire un mondo!!!!
E' vero, l'età media della piazza (come al solito Borgosesia ha risposto all'evento in modo un po' scarno...) era over 40, cioè ragazzi non più giovani che negli anni '70 avevano la mia età....ma con una voglia di ballare e scatenarsi perdendosi nei ricordi da far venire i brividi!!!!

10 settembre 2005

Per Chiara e Cri (rigorosamente in ordine alfabetico!)

Grazie per la serata di ieri, il posto era davvero azzeccato. Tranquillo e sereno. Grazie a Chiara di aver sacrificato una serata con Fede e aver lanciato la proposta, grazie a Cri di essersi aggiunta a noi nonostante la stanchezza (e grazie per la crepe caramello e gelato...!). Ci vuole, una volta ogni tanto, una serata simile. Spero che anche a Milano si riproponga più spesso...Mi rendo conto che parlo sempre io....poverette voi che state ad ascoltare...ma la serata di ieri ci ha davvero permesso di confrontarci.
Penso che, anche se la proposta educativa lascia un po' desiderare, i ragazzi apprezzeranno il bello di stare insieme, di stringere rapporti che durano nel tempo e lo sforzo di far andare bene le cose anche in questo periodo!!!!

09 settembre 2005

Dopo le zecche, mosche e riso...

Ricordo con piacere la prima lezione di fisiologia generale e animale, in cui il nostro professore ci ha detto che essere biologi è un valore aggiunto, riportando la scoperta dell’Altzheimer nelle comuni mosche, ad opera di un’equipe di biologi – ricercatori. Come ha fatto il biologo a scoprire la patologia che affigge la mosca? Conoscendo la malattia e l’animale interessato. Certo, essere biologi è un valore aggiunto perché oltre al campo umano si indaga anche in quello vegetale ed animale, si ha una maggiore prospettiva di quella che è la vita, si riescono a intessere rapporti genetico – evolutivi…; ed è vero, molto spesso le più famose e importanti scoperte non sono attribuibili a medici, ma a biologi. Questo non vuol dire che le due categorie siano in antagonismo, anzi, c’è una forte cooperazione: il biologo ricerca, studia, indaga sulle cause, il medico cura, affronta le conseguenze. E’ un lavoro intrecciato. Sono due figure professionali indivisibili. La ricerca di determinati farmaci sta al biologo, la cura della malattia sta al medico (non voglio essere così categorica, è per semplificare un campo di studio interconnesso e molto fitto).
Ma torniamo all’idea principale. Il biologo come ricercatore. Leggendo su un recente Tutto Scienze e Tecnologie, ho appreso che è stata conclusa la mappa del genoma del riso, ad opera di un gruppo di scienziati di vari paesi. L’Oryza sativa è la qualità di riso più diffusa al mondo, quella che sfama la popolazione ricca e quella meno ricca, per cui la conoscenza del suo genoma permette di localizzare e studiare le malattie che la afliggono, le avversità climatiche, i parassiti che di essa si nutrono…
Pare che la richiesta di riso tenda ad aumentare nel tempo con l’incremento della popolazione, per cui cercare di incentivare la produzione è un investimento nel futuro particolarmente importante, e la scoperta di tale genoma ne permette la sua manipolazione ai fini di una migliore qualità e produzione soddisfacente in numero.
Quando ho letto i componenti del gruppo di ricerca, mi sono subito accorta che l’Italia non ha né finanziato né partecipato con “prestito di cervelli” a questo tipo di lavoro, nonostante sia il paese leader in Europa nella produzione e coltivazione di riso. Il mio professore di botanica e biotecnologie, prof. F. Sala, alle cui lezioni ho avuto il piacere di assistere, è stato contattato dal Giappone per una proposta di collaborazione al progetto. Sia l’Università di Milano, sia il MIUR, sia gli enti preposti al finanziamento e allo stanziamento di fondi per la ricerca, si sono fatti negare, lasciando cadere nel vuoto l’invito. Ora mi chiedo, a questo punto, dov’è il valore aggiunto di essere biologo? Dov’è il vantaggio di saper interagire tra discipline diverse? Qual è lo scopo di tante ore di studio e passione? Perché sminuire in questo modo la ricerca e l’operato di un così buon docente e ricercatore davanti agli occhi della nazione e dei suoi studenti che a lui si ispirano?

Vacanze...

(Bordighera)
Quando il 31 agosto si torna dal mare verso la propria terra natia, ci si accorge che sono finite le vacanze. E n tanto perchè è il 31 agosto e tutti riprendono a lavorare, piuttosto perchè a Borgosesia il 1 settembre inizia a piovere. Fino a ieri avevamo il colore dell'orzoro. Oggi abbiamo quello dell'orzata. Flambarci per ore al sole è stato un sforzo intuile: i top e le gonne corte che mettono in mostra l'abbronzatura qui a casa vengono repentinamente sostituiti con maglioni e calze...Cosa ci rimane di questa estate? La conchiglia raccolta sulla spiaggia che, se prima ti permetteva di sentire il mare, oggi sa di pesce; una serie di fotografie dove si hanno gli occhi rossi come conigli dei maghi; una serie di borse e parei in allegato a numerosi giornali...
Quando tornerò dalla Tunisia sarà ancora peggio, dato che andrò direttamente a Milano e sarà quasi ottobre...autunno pieno....

08 settembre 2005

Zecche

Quando sento la parola "zecca", penso al sito in cui si coniano le nostre ormai preziose monete. E ciò denota il mio scarso interesse per l'entomologia e la biologia animale in generale. In realtà, il termine "zecca" si riferisce anche a quel fastidioso parassita che tanto colpisce gli animali, ma a volte anche l'uomo. Mi rendo conto che discorrere di questo non è cosa felice, ma la notizia di ieri al telegiornale in cui si rendeva pubblico il triste destino di una passeggera Trenitalia mi ha sconvolto. Per di più se il convoglio interessa la linea per Torino. Ma com'è possibile che sulle nostre pulitissime carrozze e vagoni, dove non ci sono mai briciole, mai cartacce, mai lattine di bibite e birre, ci siano anche le zecche? Forse per quel viaggio avevano prenotato la carrozza come comitiva, dato che non si trattava di un singolo passeggero parassita ma di almeno una ventina. Avranno anche goduto dello sconto comitiva...e a me non rimborsano nemmeno il biglietto del treno Genova - Novara in ritardo di 100 minuti...!

Mons. Renato Corti

"Non posso non riferirmi alla giornata di ieri, e in particolare all’accoglienza espressa nei confronti del Papa Benedetto XVI lungo le rive del Reno. Egli è stato ricevuto con un corteo di battelli che rappresentavano i cinque continenti. È stato uno spettacolo commovente e di vera poesia, soprattutto per l’accompagnamento offerto da voi giovani sull’una e l’altra sponda. Erano sponde fiorite, multicolori. Quei fiori eravate voi giovani."

Visite mediche...

Vai dal dottore per un semplice certificato medico, che attesti che sei sana, e non hai disturbi psicofisici per cui puoi vivere in comunità (collegio)....e ne esci con una diagnosi che ti taglia le gambe. E' bello far parte dell'ambiente scientifico, ti dicono le cose direttamente. Non servono giri di parole per spiegarti che cos'è un fibroadenoma...

07 settembre 2005

Domande dirette

Mi piacerebbe conoscere una persona che finalmente mi pone una domanda diretta. Che va al sodo della questione senza tanti giri di parole, che evita quelle frasi piene di puntini di sospensione. Una domanda esplicita che, se è quella giusta, ti permette di parlare con qualcuno di quel problema...magari nessuno ti ha posto quella domanda e tu non ne hai mai parlato...Certo, ci vuole una persona molto ricettiva, che ti sappia capire solo guardandoti in faccia, ma anche molto determinata ad arrivare fino in fondo, che non si lascia distrarre...Ce ne sono poche di queste persone in giro...

Aeroporti...

Ogni volta che sono depressa, penso all'area degli arrivi all'aeroporto...dove tutti si baciano e si abbracciano....però l'amore è dappertutto...

Dèjà Vu...

Erica gli si addormenta nuda tra le braccia. Graziano, immobile per non svegliarla, la stringe e non può credere che quella ragazza così bella sia la sua donna.

I suoi occhi non si stancano mai di guardarla. Le sue mani di accarezzarla e il suo naso di odorarla.

Quante volte si è chiesto come può essere nata una creatura così perfetta in quel paesino dimenticato da Dio. E' un miracolo della natura.

E quel miracolo è suo. Nonostante le incomprensioni, nonostante il carattere di Erica, nonostante il modo diverso che hanno di vedere il mondo, nonostante le colpe di Graziano. Sono uniti. Uniti da un legame che non si spezzerà mai.

Perchè è cosi.

Certe cose si sanno e non ha nessun senso chiedersi il perchè.

Sono arrivati i biglietti!!!!


Ragazzi, si parte. Sono arrivati i biglietti per Zarzis e anche l'indirizzo dell'albergo....talassoterapia compresa....guardate che bel posticino!!!!

Il caos delle parole 2...

Le parole sono davvero uno strumento difficile. A volte vorrei che si potesse comunicare con le persone telepaticamente. Per esprimere un concetto al meglio, si cercano le migliori parole, con il risultato che spesso vieni fraintesa. Porti un esempio della realtà in cui studi e vivi, e ti fraintendono dicendo che il laboratorio è il luogo di tresche...Invece volevi solo rendere l'idea di una soluzione che si compone per magia...Ma è così difficile farsi capire?

TI prendo e ti porto via

Ieri, a Milano, mi sono lasciata tentare da un libro di Niccolò Ammaniti, "Ti prendo e ti porto via",. Mi ha incuriosito la copertina (ed. Mondadori)....
In questo periodo ho incominciato a leggere tantissimi libri, e finiti solo un paio...Uno sotto l'ombrellone, e uno in treno ieri. Il fatto è che ogni giorno scopro qualcosa di nuovo che mi interessa, e non riesco e non posso farmelo sfuggire...

06 settembre 2005

Cara trafficata Milano...

Oggi sono tornata a Milano. Era dal 22 luglio che non mettevo più piede nella Grande Città. Non ci sono più abituata. Le mie verdi montagne scambiate con alti palazzi, il cielo blu barattato con uno velato se pur soleggiato. Meno male che ad allietare la mia giornata c'è stato il risultato molto positivo di un grosso esame di Biologia Molecolare...

05 settembre 2005

Amore solubile

Quando si trascorre molto tempo in un laboratorio, si imparano molte cose, diluizioni, soluzioni...Per esempio si scopre che l'amore è solubile. Ma nel senso buono. Non solubile nel senso di sciolto, distrutto, slegato... Avete presente quando si fa una soluzione? Si mescolano varie sostanze, e queste con leggerezza si uniscono in una sola. Ecco, l'amore è così. Non importa chi coinvolge, sorprende comunque per la magia con cui si forma, i profumi che lascia e quel senso di precarietà di cui non possiamo fare a meno, a qualsiasi età...

Il caos delle parole...

Il caos delle parole: quelle non dette, quelle che rimangono dentro, quelle che escono incontrollate, quelle che si proclamano se felici, quelle che non vorresti aver mai detto...e il silenzio...che tutto copre.

Per chi non avesse colto...

Le due immagini si riferiscono rispettivamente a Zarziz, in Tunisia, e a New York, mete dei miei prossimi viaggi!!!!

E questo tra due mesi circa....

Ma solo per pochi giorni....

Tra due settimane...



Sempre se arrivano i biglietti....

Nepal


Questo, è ciò che mi aspetta a metà Marzo...

04 settembre 2005

Si parte...

Alla fine, mi hanno contagiato!!! Io che lasciavo solo commenti ai blog altrui...sono stata contagiata, ed ora mi trovo ad avere un blog tutto mio, che non so ancora bene come sviluppare e quanto tempo avrò per scrivere...Ma almeno posso confrontarmi con molte persone...e soprattutto rimanere in contatto con amici e fans...
A proposito del post di prima, la citazione è tratta da "Le parole non le portano le cicogne" di Roberto Vecchioni. E' il mio libro preferito; mi sono ispirata ad esso per cercare un titolo...e mi sono ritrovata a rileggere tutto il libro!!!!!

"Le parole non le portano le cicogne"

...Shelley dice che il linguaggio ordina il caos del pensiero. Parlando costruiamo un'armonia: mettiamo ordine nelle note sparse, stonate, dentro di noi...